Giovedì 10 ottobre, giornata dedicata al ricordo della nascita di queste speciali strutture “calde come una casa, ma attrezzate come un ospedale”, siamo stati ospiti dell’Hospice CasaInsieme di Salerano Canavese, in provincia di Torino, per la prima proiezione del Play di David Clark, appunto, in un Hospice italiano.
Che gioia e che emozione: trovarmi in questa antica villa ristrutturata immersa in un parco secolare, appena aldilà della collina della Serra che separa Ivrea da Biella, la mia città, dove ho trascorso un tempo felice e fruttuoso di tirocinio come Assistente spirituale, è stato un ritrovare volti cari e conosciuti insieme a persone nuove e da conoscere, tutte accomunate dall’interesse sincero per le Cure Palliative e tutte, in modo differente, legate da ruoli in Hospice: medici, infermieri, volontari e anche amici dell’Associazione che lo gestisce, una bella comunità pronta ad assistere alla proiezione del filmato “Cicely e David”.
Dopo una breve introduzione del Dottor Carlo Della Pepa, medico responsabile e da sempre pietra miliare di questa struttura, fin da quando era un sogno da concretizzare, ho semplicemente raccontato qualcosa sugli autori, David Clark e Jo Hockley, di cui sono onorata di essere ambasciatrice in Italia insieme ai compagni del “Sentiero di Cicely”, e ho presentato la trama narrativa del Play, perché fosse più immediato coglierne il doppio livello… Poi, in un silenzio attento e profondo, lo abbiamo guardato insieme.
Sentendomi sempre in comunione spirituale con gli amici inglesi, che ne attendevano con trepidazione un resoconto (si veda il Blog internazionale di David Clark, dove poi lo ha presentato:
ho lasciato che liberamente chi lo desiderava condividesse un’emozione o un’impressione relative alla visione e… come per magia, è stato un condividere ricco di autenticità e di vissuti, a tratti con momenti di vera commozione, quando sono state narrate vicende personali e intrise di vita.
Quel che è emerso è la molteplicità di spunti e di diversi piani di approfondimento che questo strumento, prezioso “linguaggio altro di cura” che utilizza le immagini, oltre alle parole, offre: oltre a essere interattivo, perché fa entrare gli spettatori nella storia e li rende partecipi di essa, fa emergere domande di senso, domande relative a come si opera nell’équipe interdisciplinare di Cure Palliative, a come si fa a relazionarsi con pazienti e familiari, oltre a curiosità sulla figura di Cicely Saunders, ancora troppo poco conosciuta nel nostro paese ai “non addetti ai lavori” e, talvolta, anche agli “addetti ai lavori”.
Insomma, come intuii già in quella prima visione di una clip di 4 minuti, presentata da David e Jo ad un webinar della Cicely Saunders International due anni fa, e che poi diede il via ad una collaborazione straordinaria divenuta amicizia e affetto, il Play è veramente uno strumento prezioso e sfaccettato come un caleidoscopio dai mille colori, che si presta a promuovere culturalmente il modo di dare assistenza peculiare di una disciplina essenziale, e non accessoria, come è quella delle “Cure Palliative”: in Hospice, in reparto, a casa, nelle situazioni di cronicità e ovunque ci sia bisogno di controllare i sintomi e offrire, in più, una presenza accogliente potente come un farmaco.
Tante proposte “in fieri” sono emerse dal confronto durato una bella oretta di condivisione con il pubblico e con la professionalità di Carlo, della Dottoressa Cinzia Ricetto, coordinatrice regionale SICP presente in sala e della coordinatrice infermieristica Stefania: dalla presentazione ad un pubblico più ampio, accennata appunto da Stefania stessa, all’utilizzo come strumento di formazione agli studenti di infermieristica e all’organizzazione di un evento con i giovani, per accompagnarli con delicatezza a familiarizzare con il taboo così diffuso nella nostra cultura della morte e della malattia… Siamo aperti e disponibili a ciò che verrà, con un senso infinito di gratitudine e di speranza!
Intanto, ci prepariamo a presentare il Play al Congresso Nazionale SICP di novembre a Riccione: vi aspettiamo con gioia in Sala Costanza venerdì 22 dalle ore 15,30 alle ore 18, per una doppia proiezione e momenti fruttuosi di condivisione… Non vediamo l’ora!
Grazie ancora davvero di cuore all’Hospice CasaInsieme, che ci ha regalato questo pomeriggio così significativo e promettente… in una parola, indimenticabile.